The very first time I see the Ice. The real Ice. Icebergs floating, dancing, sinking, melting in the Jokulsarlon Glacier Lagoon in Iceland. I spent hours and hours observing breathtaking the magic of the light reflecting on the water, looking the movements, listening to the sounds, in silence and in peace and harmony with the nature in an unreal, timeless space.
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Ethiopia, Addis Ababa. A training session at the Shger Circus and Gymnastics Club. Here everybody can learn and practice gymnastic or study to become a circus performer. The youngest ones can train only after school. The Shger Circus and Gymnastics Club help people to stay far from streets, alcohol and drugs, in a safe and familiar context and give the opportunity to travel around the world with shows. Etiopia, Addis Abeba. Una sessione di allenamento allo Shger Circus and Gymnastics Club. Qui chiunque può studiare e allenarsi per diventare artista circense. I più giovani posso allenarsi rigorosamente solo dopo la scuola. Lo Shger Circus and Gymnastics Club aiuta le persone a stare lontano dalla strada, dall’alcol e dalle droghe, in un ambiente sicuro e familiare, dando l’opportunità di partecipare agli spettacoli viaggiando intorno al mondo.
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Inside and outside the capital. Addis Ababa, a universe-city in metamorphosis. A passage during the most important religious festival of the country, Timkat, the epiphany of the Ethiopian Orthodox Church that celebrates the baptism of Christ in the Jordan River during three days of prayers, parades and crowd blessings. Fragments – photographs, audios and short videos – alternating faith and daily life, skyscrapers and dust roads, Coptic crosses and minarets, afro-pop and liturgical litanies, glasses filled up with tej and hypnotic dances in a night bar, the acrobats of a small circus in a suburbs gym and the Rift Valley lakes, turbulent chants outside a countryside church and the severe homily of the Patriarch, the coffee ceremony and the marabous. Dentro e attorno alla capitale. Addis Abeba, città-universo in metamorfosi. Un attraversamento nei giorni della più importante festa religiosa del paese, il Timkat, l’epifania della Chiesa ortodossa etiope che celebra il battesimo di Cristo nel fiume Giordano con tre giorni di preghiere, parate e benedizioni di massa. Frammenti – fotografie, audio e brevi video – che alternano fede e vita quotidiana, grattacieli e strade di polvere, croci copte e minareti, afro-pop e litanie liturgiche, i calici rimboccati di tej e […]
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Make Things Happen. Una veneta sulla Prenestina. Roma non è stata molto gentile con lei. Le ha rubato un portafogli, un cellulare nuovo di zecca e le ha anche rotto il dito di un piede. Complice, una vecchina che trascinava il carrello della spesa, che l’ha pure guardata male. Elena, 31 anni, veneta. Ha deciso di voler vivere a Roma. Ha deciso che ama Roma. No, nessun fidanzato l’ha trascinata qui. A lei piace proprio la capitale. Punto e basta. Altezza da top model, quelle vere, quelle di una volta, un “infopoint” che cammina, come dice lei, un faro nella notte, dato che molti si fermano a chiederle indicazioni e lei è bravissima. Vivendo sulla Prenestina, o meglio, dormendo in un appartamento sulla Prenestina ed essendo costretta quindi a passare la maggior parte del tempo sui mezzi pubblici arrancanti di Roma, è davvero un’esperta di ogni strada. Casa sua è in una zona che ricorda un luogo esotico, dai profumi speziati e dai colori sgargianti e raggiungere il cuore della capitale è spesso una traversata con mare in tempesta. “Dovevo andare a fare lezione sull’Ardeatina ma l’autobus a S. Giovanni non è mai passato in un’ora e mezza di attesa. […]
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Potočari Memorial and Cemetery, Srebrenica, Bosnia and Herzegovina. On the grave number 107, the one of Dervišević Ibrahim Murat, his daughter and his grandson hug each other. After 20 years the body has been finally found. In the Srebrenica Genocide more than 8,000 Muslims were killed. Victims still missing and bodies, bones and objects still being recovered from mass grave sites. Families gather every year on 11 July to bury their loved ones. In total, 136 newly identified victims have been buried on 11 July 2015, the 20th anniversary of the Massacre. Memoriale di Potočari, Srebrenica, Bosnia and Herzegovina. Nel genocidio di Srebrenica sono stati uccisi più di 8000 musulmani. I corpi delle vittime continuano ad essere ritrovati nelle fosse comuni e le famiglie si riuniscono ogni 11 luglio per la commemorazione. Nel 2015 sono state identificate altre 136 vittime, che durante il ventesimo anniversario del massacro, hanno ricevuto sepoltura. Sulla tomba numero 107, quella di Dervišević Ibrahim Murat, sua figlia e suo nipote si abbracciano. Dopo vent’anni il corpo è stato finalmente ritrovato. Potočari Memorial and Cemetery, Srebrenica, Bosnia and Herzegovina. On the grave number 107, the one of Dervišević Ibrahim Murat, his daughter and his grandson hug each other. After 20 years the […]
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Lì dietro, sul limite della macchia di pini che salgono sul colle, un’insegna traballante indica il viottolo che conduce alle piccole cave in cui secondo una lunga tradizione sarebbe stato tenuto sotto chiave Socrate prima di essere giustiziato. Avviatevi lungo quel sentiero cosparso di aghi di pino. Non fermatevi. A destra sta la Pnice, dove si riuniva l’assemblea, a sinistra il colle dove visse e morì un poeta sospeso fra mito e realtà: Museo. I luoghi dove cantava le sue liriche visionarie sono nascosti dalla vegetazione e, in alto, si vede spuntare soltanto il monumento di Filopappo, benefattore di Atene durante l’Impero romano fra il I e il II secolo d. C. Ma questa storia è sepolta. In un attimo si è lontani da ogni cosa e anche la città sembra scomparsa con tutti i suoi rumori, tanto che ci si potrebbe chiedere dove si stia andando a finire. Solo le cicale che cantano un canto asfissiante lungo il sentiero. Nient’altro. Poi, all’improvviso, compare una chiesa bizantina, Agios Dimitrios Loumbardiaris, un piccolo bar come un rifugio di montagna, e di nuovo il nulla. Sembra di uscire dal tempo. Tutto qui è come doveva essere quando Socrate e Glaucone scesero giù […]
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